Oggi per noi il gelato è un alimento tradizionale delle giornate estive e una piacevole abitudine sia a fine pranzo o cena che, in alcuni casi, anche come sostituto di un pasto o come rinfrescante merenda. Ma non è sempre stato così, tanto che nel corso dei secoli abbiamo assistito a una vera e propria evoluzione del gelato. La storia di questo straordinario alimento, infatti, è molto antica e i cambiamenti sono legati sia alle tecniche di preparazione e alle modalità di conservazione che, inevitabilmente, alle tradizioni e agli usi con i quali si è soliti gustare il gelato artigianale. Andando alla ricerca delle origini del gelato scopriremo, con piacevole sorpresa, come molto del merito nell’ideazione e nella diffusione di questo straordinario alimento è da attribuire al genio italiano.
In che Paese è nato il gelato?
È difficile individuare l’inizio di una vera e propria storia del gelato, in quanto non è semplici rintracciare le origini di un alimento che ha attraversato non solo i secoli, ma anche i continenti. Esistono infatti diverse teorie, ricostruzioni e leggende sulla nascita e l’invenzione del gelato. Una delle più antiche e curiose è da trovare addirittura all’interno della Bibbia. C’è infatti chi sostiene che Isacco aveva l’abitudine, per contrastare il caldo, di preparare una bevanda ghiacciata utilizzando la neve e il latte di capra.
Sempre la neve è alla base delle nivatae potiones, dei dessert tipici dell’antica Roma che venivano preparati utilizzando, appunto, la neve ma anche altri ingredienti, specialmente a base di frutta. Per questo motivo sono considerati come delle macedonie fredde.
Il primo documento nel quale si parla propriamente di gelato è invece risalente al 500 a.C e all’antica Grecia. Qui, infatti, sempre utilizzando la neve (o il ghiaccio) si creavano delle bevande rinfrescanti aggiungendo succo di melograno, miele e limone.
Anche gli arabi preparavano una bibita ghiacciata chiamata sherbet che sarebbe l’antesignano del nostro sorbetto. Il legame non è solo semantico, ma anche geografico, essendo l’Italia una terra nella quale il gelato ha conosciuto la sua invenzione così come oggi lo conosciamo.
Chi ha inventato il gelato in Italia?
La presenza degli Arabi in Sicilia ha portato all’introduzione nel nostro Paese di quello che possiamo considerare a tutti gli effetti come un antenato del moderno gelato. ma dobbiamo andare nella Toscana del Cinquecento per trovare l’architetto Mastro Bernardo (Bernardo Buontalenti) il quale si dedicò alla creazione di un sorbetto a base di neve, sale, zucchero, uova, latte e limoni.
La paternità italiana del gelato è da individuare anche nella sua esportazione a livello internazionale. Fu infatti un italiano, precisamente un siciliano, a fondare a Parigi la prima gelateria della storia. Qui i clienti potevano trovare diversi gusti di gelato, scoprendo la bontà dei vari abbinamenti. Alla fine del XVIII secolo, poi, un altro italiano (Filippo Lenzi) aprì la prima gelateria negli Stati Uniti dando il via successivamente alla produzione industriale dell’ormai celebre ice-cream.
In realtà anche il primo gelato industriale, uno stecco al fiordilatte, è di origine italiana. Siamo nel 1948 e nel giro di pochi anni vedranno la luce l’intramontabile Cornetto (all’inizio degli anni cinquanta), il Barattolino (agli inizi degli anni Settanta complice anche la diffusione dei congelatori domestici) e il Ringo, il primo biscotto bicolore. Per questo motivo tra le curiosità sulla storia del gelato si può parlare di una vera e propria eccellenza nostrana.
Dall’Italia al resto del mondo il passo è stato molto breve tanto che a inizio Novecento un gelataio italiano residente a New York inventò la prima macchina per realizzare delle coppe gelato commestibili, dando il via poi alla tradizione di servire il gelato all’interno del cono, il biscotto croccante oggi così apprezzato da tutti gli amanti del gelato.