Non c’è Pasqua che si rispetti senza lui, il vero protagonista della giornata: l’uovo di cioccolato! Ma perché a Pasqua si regalano le uova? Da dove ha origine questa tradizione?
L’uovo di Pasqua è stato considerato per anni come un regalo da bambini (anche se oggi le cose iniziano a cambiare), ma non è sempre stato così: in origine, le uova di cioccolato erano una cosa seria, riservata ai nobili e alle corti. Anche se, in realtà, l’uovo non è sempre stato di cioccolato: le origini dell’uovo di Pasqua sono antichissime e la sua storia inizia in Oriente, prima ancora che esistesse il Cristianesimo o che conoscessimo il cacao, ed è arrivata fino a oggi, cambiando e aggiornandosi insieme a noi.
Oggi te la raccontiamo: continua a leggere per scoprire perché a Pasqua si regalano le uova di cioccolato!
Perché a Pasqua si regalano le uova: le origini della tradizione
L’usanza di regalarsi delle uova (ovviamente non di cioccolato, ma di gallina!) risale all’epoca dei Persiani: allora le uova erano considerate un alimento dal significato profondo, simbolo di buon auspicio e di fertilità. La tradizione si è poi diffusa in altre parti del mondo: anche gli Egizi, i Greci e i Romani iniziarono a regalarsi a vicenda delle uova a primavera, la stagione simbolo della rinascita, spesso colorandole di rosso.
Le uova e la Pasqua Cristiana
Ma come si è passati da questa tradizione pagana al rito Cristiano di scambio delle uova di Pasqua?
La religione Cristiana ha ripreso e riadattato diverse simbologie antecedenti, tra cui anche quelle legate alle uova. Emblema della rinascita per eccellenza, le uova racchiudono una loro vita al loro interno, proprio come il sepolcro chiuso racchiudeva Gesù prima della Resurrezione: il vero significato della Pasqua Cristiana.
Infatti, il primo scambio di uova che ricordiamo in Occidente è avvenuto a Parigi nel 1176, quando il superiore dell’abbazia di St. Germain-des-Près donò a re Luigi VII, di ritorno dalla Seconda Crociata, le uova delle sue galline come simbolo della vita che si rinnova.
Nel tempo, la tradizione ha iniziato a evolvere: prima le uova di gallina venivano benedette e regalate ai fedeli durante la messa di Pasqua; poi, in Germania, il popolò iniziò a scambiarsi uova sode e decorate come regalo primaverile; infine, questa usanza iniziò a conquistare anche le attenzione dei ceti più elevati.
Dall’uovo di gallina all’uovo di cioccolato
Ed eccoci nel Settecento, alla corte di re Luigi XIV: chi, se non Re Sole, poteva mai inventarsi un’usanza così sfarzosa e golosa come le uova di cioccolato?
Alla sua corte, le uova divennero sfarzose, decorate, fatte di oro, argento e pietre preziose. Finché al re non venne un’idea: perché non sostituire i materiali preziosi con il pregiato cioccolato che veniva dalle Americhe?
Il re chiese al suo chocolatier David Chaillou di realizzare delle uova di cioccolato da regalare a corte, e il pasticcere eseguì: lavoro il cioccolato, lo rese manipolabile, costruì uno stampo e preparò le prime uova di cioccolato, rendendo felice il re e conquistandosi il diritto esclusivo di vendere cioccolato a Parigi.
La tradizione poi si diffuse in tutta Europa grazie a un altro cioccolatiere, che nel corso dell’Ottocento creò un cioccolato morbido e facile da maneggiare. Era il figlio di un farmacista svizzero, di Berna, e aveva un nome che conosciamo bene anche oggi: mai sentito parlare di Lindt?
Le origini della sorpresa
Per arrivare all’origine dell’idea dell’uovo con sorpresa, invece, dobbiamo spostarci un bel po’ più ad Est e raggiungere la corte dello zar Alessandro III di Russia. Nel 1885, lo zar voleva fare un regalo speciale alla moglie Marija Fëdorovna: chiese a un orafo molto famoso, Peter Carl Fabergé, di realizzare un uovo di Pasqua in platino smaltato di bianco contenente una sorpresa speciale: un altro uovo fatto d’oro.
Questa idea fu così apprezzata da ispirare un imprenditore inglese, John Cadbury: perché non unire l’usanza dell’uovo di cioccolato all’idea dello zar, creando un uovo di cioccolata con sorpresa?
Era il 1875 quando venne prodotto il primo uovo di cioccolato con sorpresa (anche se ci sono torinesi disposti a giurare che loro mettevano un piccolo dono dentro le uova di cioccolato già dal Settecento), e l’idea di Cadbury ebbe così tanto successo che le uova di Pasqua come le conosciamo oggi iniziarono a essere prodotte su scala industriale.
Le uova di Pasqua oggi
Abbiamo scoperto perché a Pasqua si regalano le uova: da simbolo di fertilità pagano a emblema di rinascita e risurrezione cristiano, l’uovo si è trasformato in uno status symbol nobiliare e infine in un’operazione commerciale che, con l’aumentare del benessere, divenne orientata alla fascia di popolazione notoriamente più golosa: i bambini.
E oggi?
Alcuni pensano ancora che le uova di Pasqua siano da bambini, ma gli adulti che vogliono la loro dose pasquale di golosità sono sempre più numerosi – così come quelli che non si accontentano più del cioccolato industriale, ma vanno alla ricerca di un prodotto artigianale, gustoso e ricercato.
D’altronde, Pasqua è una sola volta l’anno ed è da sempre una giornata di felicità e abbondanza: ci sta togliersi uno sfizio con un pezzetto (o anche due, o tre) di cioccolato buono!
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Ottimo cioccolato e gelato. Ottimi panettoni e colombe.