Il gelato artigianale è uno dei punti fermi della stagione primaverile ed estiva, ma siamo certi di conoscere tutto di questo alimento dalle straordinarie caratteristiche e proprietà? Molti potrebbero giurare di conoscere quali sono i propri gusti preferiti (gli indecisi e gli amanti delle novità un po’ meno), ma molti meno probabilmente sanno perché mangiamo il gelato artigianale in un cono, quanti gusti esistono e quali sono quelli più strani mai prodotti.
5 curiosità sul gelato artigianale
Per apprezzare meglio la bontà e la storia del gelato artigianale abbiamo raccolto 5 delle principali curiosità su questo alimento.
1# Il maggior numero di gusti
Quando si decide di prendere un gelato artigianale si è sempre combattuti sul numero di palline da far mettere sul cono. Un po’, magari per ragioni di linea, si cerca di non esagerare, ma poi c’è anche l’aspetto pratico: gelati troppo abbondanti bisogna divorarli per evitare che cadano o si sciolgano. Un problema che non deve essersi poso Dimitri Panciera, un gelataio che nel 2014 è riuscito a impilare in un unico cono gelato ben 104 differenti palline di gelato. Per giunta di gusti diversi! Un record che ovviamente non è sfuggito ai notai del Guinnes dei Primati che lo hanno immediatamente trascritto nei loro annali fissando il nuovo record capace di battere il precedente primato di un cono gelato con cento palline.
2# I gusti più stravaganti
La bellezza del gelato artigianale è di poter scoprire sempre nuovi gusti e abbinamenti. Entrando in una gelateria troviamo sempre tante varietà, dai grandi classici (cioccolato, caffè, stracciatella, nocciola e tutte le varietà di gusti alla frutta) ai quelli più stravaganti. All’inizio di ogni stagione le vaschette delle gelaterie si riempiono di gusti nuovi di gelato artigianale. Ma quali sono quelli più strani mai stati prodotti? Tra i più curiosi possiamo sicuramente ricordare il gelato alla pizza, alla ‘nduja, al wasabi, alle uova di pesce e anche al bacon. Per chi ama scoprire sapori nuovi avrà sicuramente con che soddisfare la propria curiosità gastronomica.
3# Quanti gusti di gelato esistono?
Probabilmente non è possibile fare un censimento di tutti i gusti di gelato mai realizzati a livello mondiale. Qualcuno ha provato a fare una ricerca in materia, riuscendo a stimare che complessivamente esistono circa seicento diversi gusti di gelato artigianale. Per gli indecisi si tratta di un vero problema.
4# I carretti-gelato
I più giovani probabilmente non conoscono o non ricordano l’incipit di uno dei più celebri brani di Lucio Battisti, I giardini di Marzo. Questa popolarissima canzone del 1972 inizia con “Il carretto passava e quell’uomo gridava gelati”. I carretti gelato erano, almeno fino a qualche anno fa erano la normalità (oggi ci sono ancora ma più raramente), prima che si diffondessero maggiormente le gelaterie. La loro storia è curiosa. Questi carretti, infatti, nascono verso la metà dell’Ottocento a causa della crisi economica presente in quel periodo. Alcuni venditori ambulanti italiani (della zona di Belluno) decisero di esportare il gelato artigianale nelle principali capitali europee, proprio a bordo di questi carretti. Il risultato fu un successo che, anche se con meno incidenza, dura ancora oggi.
5# Il cono
Perché mangiamo il gelato artigianale nel cono? Ci sono diverse storie che attribuiscono la paternità dell’invenzione di utilizzare la cialda del wafer per gustare il gelato. In entrambe le versioni ci sono però delle cose in comune che spiegano non tanto perché il cono sia stato inizialmente utilizzato, ma perché è ancora oggi una delle soluzioni più apprezzate dagli amanti del gelato. Prima dell’avvento del cono il gelato veniva servito e gustato in bicchieri di vetro o di ceramica, contenitori costosi, fragili e la cui quantità era spesso insufficiente per rispondere alle numerose richieste dei clienti. Queste le ragioni dei gelatai, ma poi a decretare il grande e definitivo successo è stata la ragione degli amanti del gelato artigianale: il cono è decisamente più buono!